top of page

Lezione 1: Acquisizione del linguaggio dalla nascita a 18 mesi

In questa prima lezione apprenderai i primi passi dell'acquisizione del linguaggio da parte di un neonato, quando inizia questo processo e quali sono le fasi tipiche fino a 18 mesi.

Concetti chiave

  • Esperienza prenatale

  • Fase prelinguistica

  • Lallazione 

  • Segmento fonetico 

  • Preparole 

UNITÀ 1: I primi suoni

Il primo passo nell'acquisizione del linguaggio inizia già quando il bambino è ancora nel grembo della madre. Intorno al quarto mese di gravidanza, il bambino inizia a riconoscere i suoni e a sentire le voci circostanti. I bambini nascono quindi con un sistema percettivo appositamente progettato per l'ascolto del parlato, che fa parte del cosiddetto dispositivo di acquisizione del linguaggio (LAD). I neonati, ad esempio, preferiscono ascoltare la voce della madre, il che è dovuto all'esposizione immediata a questa voce e all'esperienza prenatale in generale. Inoltre, già quattro giorni dopo la nascita, i bambini sono in grado di distinguere i suoni della loro lingua madre da quelli delle lingue straniere. Dopo la nascita, le differenze nell'anatomia della bocca, rispetto a quella degli adulti, ostacolano la capacità dei bambini di produrre suoni linguistici tipici. In questa fase prelinguistica, i bambini emettono rumori come il pianto, il piagnucolio o vocalizzazioni.

Figura 1: Differenza anatomica tra la bocca e la gola di un bambino e di un adulto.

italienisch .webp

Al sesto mese, però, i bambini iniziano a produrre suoni più distinti. Sono in grado di aprire e chiudere consapevolmente la bocca e di contrarre la lingua, il che porta alla creazione di suoni. Si definisce lallazione (inglese: babbling) la fase in cui il neonato può emettere suoni come "mama", "baba" o "dada" semplicemente duplicando la stessa struttura più volte. 

È interessante notare che la lallazione è universale: tutti i neonati del mondo, indipendentemente dalla cultura o dalla lingua di origine, producono in questa fase i medesimi suoni, per lo più consonanti come /b/, /m/, /d/, /k/ o /g/ combinati con vocali. I neonati cercano presto di far coincidere i pattern sonori con la lingua circostante, a variare il contorno intonazionale e a produrre stringhe di consonanti-vocali più lunghe. La struttura passa da una a due sillabe, come "baba-dada" o "meme-dede". Dopo due-quattro mesi di lallazione, i suoni e l'intonazione del neonato corrispondono abbastanza bene a quelli della lingua a cui è esposto.

Bildschirmfoto 2023-11-26 um 12.21.50.png

Discuti in coppia o in piccoli gruppi e rispondi alle seguenti domande:

​

I tuoi genitori o chi si occupa di te ha mai raccontato della tua prima parola?

​Sai qual è stata?

​

Hai fratelli o sorelle più piccoli e hai potuto assistere alla fase di lallazione o al loro primo tentativo di parlare? Se sì, come lo ricordi?

UNITÀ 2: Articolazione delle prime parole

All'età di un anno, i bambini iniziano a passare dalla lallazione all'articolazione della prima parola. Gli studiosi e le studiose di sociolinguistica concordano sul fatto che ci sia una continuità tra la lallazione e l'articolazione delle prime parole. La lallazione costituisce una prima fondamentale "prova" di ciò che in seguito si svilupperà in parole, espressioni e frasi vere e proprie. Tuttavia, la lallazione non sembra essere cruciale per il successivo sviluppo del linguaggio. Si è visto che i neonati non in grado di balbettare riescono comunque ad acquisire in un secondo momento la pronuncia regolare del parlato.

Le cosiddette pre-parole o proto-parole si riferiscono al primo utilizzo di vocalizzazioni coerenti in contesti specifici. Tali vocalizzazioni sono spesso associate a gesti fisici o espressioni facciali. Ad esempio, vocalizzare /h-/ mentre si tende la mano verso una persona può significare "prendere qualcosa da qualcuno". Per produrre parole, i bambini devono essere in grado di produrre almeno gran parte dei cosiddetti segmenti fonetici. Le prime parole vere e proprie hanno spesso una struttura consonante-vocale (CV) come "no". La differenza fondamentale rispetto alla fase di lallazione è che qui il significato è legato al suono o alla parola pronunciati.

I bambini iniziano quindi a sperimentare con la struttura delle parole, passando ad esempio da CV a CVC a CV-CV e così via. In questa fase, i bambini sviluppano generalmente diversi percorsi di acquisizione e sono per lo più selettivi riguardo alle parole che cercano di produrre o di evitare. Questa selettività ha le sue radici nella scelta dei suoni durante la fase di lallazione.

Finché non hanno ancora acquisito l'intera gamma del programma articolatorio richiesto per la varietà di possibili forme di parole nella loro lingua, i bambini spesso non riescono a eguagliare le pronunce degli adulti nella produzione linguistica. Alcuni suoni vengono omessi, altri sostituiti o assimilati. Ad esempio, pur pronunciando correttamente la parola "sole", i bambini tendono a omettere /s/ all'inizio della parola "stella" che suonerà quindi come “tella”.

Nella prossima lezione verranno fornite ulteriori informazioni su come si sviluppi l'acquisizione della lingua vera e propria a  partire da questa fase iniziale di articolazione della parole.

Ascolta i seguenti audio:  

​

Audio 1
00:00 / 00:18
Audio 2
00:00 / 00:16

Prova ad abbinare ciascun audio (rettangolo blu) alla rispettiva fase (rettangolo rosso) trascinando il quadrato rosso pertinente sopra quello blu. Verifica poi le tue risposte.

​

Perché hai assegnato gli audio a quella fase specifica?

Cosa hai notato?

Bildschirmfoto 2023-11-26 um 12.21.59.png

Curiosità

Per i bambini, la comunicazione non verbale è molto importante per l'acquisizione e lo sviluppo del linguaggio. Alcuni studi sostengono che durante la pandemia di Covid-19, quando la maggior parte degli adulti era costretta a indossare mascherine facciali, i bambini potrebbero aver perso parte della loro capacità di leggere e interpretare la comunicazione non verbale. Questi bambini tenderebbero a seguire  percorsi di acquisizione del linguaggio diversi rispetto ai bambini che hanno avuto un accesso regolare alla comunicazione non verbale.

Riflessione finale

​

I bambini imparano molto velocemente nei primi mesi e anni di vita. Il tempo deve essere sempre inteso in modo relativistico: mentre per noi un mese scorre velocemente, per un bambino è molto più lungo e in questo periodo riesce ad acquisire molte nuove parole e meccanismi linguistici.

​

Fonti

Eve V. Clark (2009). First Language Acquisition. London: Cambridge University Press. 

​

Eve V. Clark & Marisa Casillas (2015). First language acquisition. Routledge. 

​

William O’Grady (2005). How Children Learn Language. London: Cambridge University Press.

bottom of page