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Lezione 1: Costituenti

 

Definizione: 

Per “costituenti di una frase” nella linguistica italiana si intendono gli elementi che servono a formare frasi di senso compiuto.

I costituenti possono essere formati da una o più parole e possono essere identificati attraverso i pronomi interrogativi “chi, che cosa, a chi, con chi, di chi”?

Quando modifichiamo la struttura di una frase, tutte le parole che formano un costituente devono essere spostate insieme al fine di formare una nuova frase grammaticalmente corretta e con significato affine a quello della precedente.

Questa procedura può avvenire con successo utilizzando dei test di verifica come il test di permutazione (o di sostituzione), il test di conversione e il test di spostamento.

Concetti chiave:

  • Costituenti

    • Il soggetto

    • Il predicato

    • L’oggetto (diretto e indiretto)

    • I complementi e le loro funzioni

UNITÀ 1: Determinare i costituenti di una frase

 

Il soggetto. La lingua italiana è una lingua detta pro-drop. Questa etichetta indica che, a differenza del tedesco e dell’inglese, in italiano il soggetto può essere omesso, cioè può non essere espresso in modo esplicito nella frase. Ad esempio, “viene” equivale al tedesco “er kommt”. In italiano, il tipo di soggetto è indicato dalla flessione del verbo. 

L’oggetto. In italiano si distinguono due tipi di oggetto:

  1. L’oggetto diretto corrisponde all’accusativo in tedesco e nella grammatica tradizionale italiana è denominato “complemento oggetto”.

  2. L’oggetto indiretto è generalmente preceduto dalla preposizione “a” e corrisponde al dativo in tedesco. L’oggetto indiretto è chiamato anche “complemento di termine”.

Per poterli facilmente distinguere, considera che l’oggetto diretto è di solito posizionato dopo il verbo ed è seguito dall’oggetto indiretto che è invece segnalato dalla preposizione “a”. ​

Inoltre, è opportuno conoscere i verbi per capire quali tipi di costituente sono richiesti. 

Nota bene: ci sono naturalmente delle differenze tra l’italiano e il tedesco. Ad esempio, laddove in italiano un verbo regge un oggetto diretto, in tedesco potremmo invece avere il dativo!​

Direct vs. Indirect Object.jpg

Hai finito l'esercizio? 1. Un regalo = oggetto diretto 2. Ti = a te= oggetto indiretto 3. A lui = oggetto indiretto 4. Una lettera = oggetto diretto; a Giulia = oggetto indiretto 5. Stefania = oggetto diretto 6. Francesca = oggetto diretto 8. Una storia = oggetto diretto; a mia figlia = oggetto indiretto

Esercizio 1

Identifica gli oggetti nelle seguenti frasi e specifica se si tratta di oggetti diretti o indiretti.

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1. Maria riceve un regalo.

2. Ti posso chiedere un’informazione?

3. Ho pensato a lui tutta la settimana.

4. Luigi scrive una lettera a Giulia.

5. Ho aspettato Stefania.

6. Franco ha aiutato Francesca.

7. Hai risposto alla sua lettera?

8. Ogni sera racconto una storia a mia figlia.

UNITÀ  2: Le funzioni dei costituenti

 

Il sistema dei casi, presente in tedesco, si è (quasi totalmente) perso nel passaggio dal latino all’italiano. La posizione dei costituenti all’interno della frase ha (in parte) sostituito la funzione svolta dai casi. 

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Il soggetto La nozione di soggetto è tra le più complesse e problematiche. In italiano, il soggetto è tradizionalmente definito come il costituente che compie (o subisce) l’azione e risponde alla domanda “chi’?”. Il soggetto sintattico non è introdotto da alcuna preposizione e si individua facilmente poiché è il costituente che determina l’accordo col verbo flesso. Un esempio è “Mario” nelle frasi “Mario è qui”, “Ai nuovi colleghi piace Mario”, “Mario è stato spinto da alcuni ragazzi”.

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L’oggetto diretto, come il soggetto, è privo di preposizione e risponde alla domanda “chi/che cosa?”. Un esempio è “l’uomo” nella frase “Vedo l’uomo”. 

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L’oggetto indiretto è indicato dalla preposizione “a” e risponde alla domanda “a chi?”. Un esempio è “a mia madre” nella frase ”ho regalato un gioiello a mia madre”.

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Il complemento di specificazione è indicato dalla preposizione “di” e risponde alla domanda “di chi?”. Un esempio è “di Luigi” nella frase“Mario è fratello di Luigi”. 

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Il complemento di origine o provenienza è introdotto dalla preposizione “da” e risponde alla domanda “da dove?”. Un esempio è “da Milano” nella frase “Vengo da Milano”. 

In questa lezione non verranno trattati ulteriori complementi dal momento che quelli sopracitati sono i più frequenti. 

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Esercizio 2

Indica la tipologia dei costituenti presenti nelle seguenti frasi utilizzando i pronomi interrogativi per verificare la correttezza delle risposte.

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1. Maria regala una torta a Livio.

2. Mia madre è la sorella di un attore.

3. Guardate il cane.

4. Andiamo!

5. Giuseppe mi ha invitato.

6. Michele riceve un libro.

7. Amo il mio gatto.

8. Sergio presta il suo libro a Michele.

9. Sara riceve il suo regalo. 

10. Mangio gli spaghetti di mia mamma.

Question words_overview.jpg

Hai finito l'esercizio? 1 Maria = soggetto Regala = verbo Una torta = oggetto diretto A Livio = oggetto indiretto 2 Mia madre = soggetto È = verbo La sorella = oggetto diretto Di un attore = complemento di specificazione 3 Guardate = verbo Il cane = oggetto diretto 4 Andiamo = verbo 5 Giuseppe = soggetto Ha invitato = verbo Mi = oggetto diretto 6 Michele = soggetto Riceve = verbo Un libro = oggetto diretto 7 Amo = verbo Il mio gatto = oggetto diretto 8 Sergio = soggetto Presta = verbo Il suo libro = oggetto diretto A Michele = oggetto indiretto 9 Sara = soggetto Riceve = verbo Il suo regalo = oggetto diretto 10 Mangio = verbo Gli spaghetti = oggetto diretto Di mia mamma = complemento di specificazione

Riflessioni finali di questa lezione:

 

In questa lezione hai imparato a distinguere l’oggetto diretto dall’oggetto indiretto. Hai anche imparato a distinguere i ruoli e le funzioni dei vari complementi. 

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Bibliografia e fonti

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