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HI-LING
LINGUISTICA AL LICEO
Lezione 2: Tempo e aspetto verbale
Questo capitolo descrive le categorie verbali relative al tempo. Imparerai a conoscere i concetti di tempo verbale e aspetto verbale.
Concetti chiave
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Il tempo verbale
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Presente, passato, futuro
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Tempi verbali assoluti e relativi
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L’aspetto verbale
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Aspetto progressivo
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Aspetto perfettivo
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UNITÀ 1: TEMPO VERBALE
La categoria del tempo verbale si usa per collocare un evento nel tempo. È possibile riconoscere tre tempi principali: il presente, il passato e il futuro. Il tempo presente è usato per descrivere situazioni ed azioni che si stanno verificando nel momento in cui si parla. Il passato si usa per parlare di situazioni o azioni avvenute in un momento precedente rispetto al momento dell’enunciazione. In italiano esistono vari modi per esprimere un’azione passata: il passato prossimo descrive un evento avvenuto in un tempo relativamente recente mentre il passato remoto indica un evento lontano nel tempo. L’imperfetto si usa invece per descrivere un’azione passata in corso di svolgimento ed esprime simultaneità nel passato (ad es., “cenavo” nella frase “Mentre cenavo è arrivata Laura”). Il futuro descrive un evento che non si è ancora verificato. In italiano esistono due tipi di futuro: il futuro semplice, che descrive un evento non ancora compiuto (ad es. “Maria compirà sei anni nel 2026”), e il futuro anteriore, che descrive azioni presentate come compiute, ma nel futuro (ad es. “Nel 2026 Maria avrà compiuto sei anni”).
Esistono inoltre due tempi verbali che non sono molto usati nell’italiano parlato contemporaneo: il trapassato prossimo e il trapassato remoto. Soprattutto il trapassato remoto è più frequente nella lingua letteraria e, in generale, nella lingua scritta. Entrambi i tempi si usano per indicare un fatto avvenuto prima di un altro nel passato come nelle frasi “Ero già partito (trapassato prossimo) quando mi hai chiamato (passato prossimo)” e “Si svegliò (passato remoto) nel panico dopo che ebbe sognato (trapassato prossimo) l’esame di linguistica per tutta la notte”.
Esempi:
Presente: Vado al supermercato.
Passato prossimo: Sono andato al supermercato.
Imperfetto: Andavo al supermercato.
Passato remoto: Andai al supermercato.
Futuro semplice: Andrò al supermercato.
Futuro anteriore: Sarò andato al supermercato.
Esercizio 1:
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Come si potrebbero rappresentare adeguatamente questi tre tempi (presente, passato e futuro) in un modello schematico? Discutine con gli altri partecipanti del corso e disegna il tuo modello.
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Indica la differenza tra le due frasi:
​​
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​​Oggi sono stato in caffetteria.
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Quando Gianni è arrivato, Pietro era già partito.
Hai finito l'esercizio? Esercizio 1a: Si può rappresentare il tempo come una linea. Il presente si trova al centro ed è indicato con 0. Questo è il punto di riferimento. Il passato e il futuro sono collocati rispettivamente prima e dopo di esso. Questa linea è chiamata anche asse temporale. Esercizio 1b: La differenza tra queste due frasi è data dalla distinzione tra tempo assoluto e tempo relativo. La situazione descritta nella frase 1 fa riferimento ad un momento presente. Si tratta del tempo assoluto. I tempi verbali assoluti si riferiscono al momento in cui una persona parla. La frase 2 indica invece una relazione temporale e descrive come un evento sia legato a un altro evento nel tempo (tempo relativo). L’evento 1 può verificarsi contemporaneamente, prima o dopo l’evento 2.
Unità 2: l’aspetto
Esercizio 2
In coppia, una persona descrive all’altra quello che vede nell’immagine. L’altra persona prova a disegnare una nuova immagine basandosi sulla descrizione fatta. Quale forma del verbo è stata utilizzata per la descrizione?
La categoria dell'aspetto viene spesso confusa con quella del tempo. Le frasi "Mario camminò" e "Mario camminava" utilizzano entrambe il tempo passato, ma differiscono per l'aspetto. L'aspetto verbale riguarda il modo in cui viene presentato un evento, il modo in cui si guarda un'azione. Si può vedere l'azione nel suo insieme o concentrarsi su alcuni momenti. La collocazione temporale dell'azione si riferisce alla sua durata, al suo completamento e alla sua rilevanza. L’aspetto verbale permette di indicare se un'azione è compiuta o ancora in corso di svolgimento. L’aspetto può variare anche al variare dei tempi verbali utilizzati.
Gli aspetti utilizzati in italiano sono:
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Aspetto progressivo
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Aspetto perfettivo
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Aspetto durativo
L'aspetto progressivo
Probabilmente hai usato l'aspetto progressivo nell'esercizio precedente. Esso indica che un'azione è, è stata o sarà in corso di svolgimento. L'azione o la situazione descritta non è ancora terminata. L'aspetto progressivo si usa quando si vuole descrivere un'azione in corso di svolgimento. L'aspetto progressivo si costruisce generalmente con il verbo “stare” seguito da un altro verbo al gerundio (ad es., “Si sta lavando i capelli”).
L'aspetto perfettivo
L'aspetto perfettivo indica che una data azione o un dato evento sono iniziati e si sono conclusi nel passato. Un esempio di aspetto perfettivo in italiano è dato dall’uso del passato prossimo e del passato remoto nei seguenti esempi: “Cristoforo ruppe il vaso in cucina” e “Alessio ha studiato per l’esame”.
L’aspetto durativo
L’aspetto durativo indica un’azione continuata che dura nel tempo. Ciò è particolarmente evidente quando è specificato il lasso di tempo in cui avviene l’evento in questione. Un esempio è dato dalla frase: “Dalle 12 alle 14 in aula si fa matematica”.
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Esercizio 3:
Indica il tempo verbale e l’aspetto verbale usati nelle seguenti frasi:
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Sono partiti per Roma un’ora fa.
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Hai aspettato a lungo prima dell’arrivo del treno?
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Il ragazzo sta starnutendo.
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Dove sei stato?
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Gianni fa visita ai suoi cugini tutti i giorni dalle 15:00 alle 17:00.
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È più di un mese che leggo la Divina commedia.
Completa le frasi coniugando i verbi tra parentesi nella forma più adatta.
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Dante Alighieri ____ a Firenze. (nascere)
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Generalmente io ____ da Starbucks a ____ il caffè prima di andare a scuola. (andare, prendere)
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Io _____ i piatti, quando Gianna è entrata in cucina. (lavare)
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Il film ____ quando siamo arrivati al cinema. (iniziare)
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Quante opere _____Alessandro Manzoni? (scrivere)
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Un ciclista in bici _____la strada mentre ero alla guida. (attraversare)
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Mi___ tardi questa mattina e ancora non ____ colazione. (alzarsi, fare)
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Non mi interrompere! ____. (pensare)
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Noi____ a entrare in casa per ben cinque minuti prima che Gianna arrivasse con le nuove chiavi. (provare)
Hai finito gli esercizi? Esercizio 2: Probabilmente avete usato il presente semplice (L'uomo si lava i capelli) o il presente con l'aspetto progressivo (L'uomo si sta lavando i capelli). Il presente semplice si usa per esprimere un fatto. L'aspetto progressivo si usa per indicare che le azioni non sono finite. L'uso di un aspetto diverso può cambiare il modo in cui vediamo un'azione. Mentre l'uso dell'aspetto progressivo pone l'accento sul fatto che un'azione è in svolgimento, il presente semplice mostra un'azione o una situazione come un fatto. Esercizio 3a: 1 Tempo= passato prossimo Aspetto= perfettivo 2 Tempo= passato prossimo Aspetto= Perfettivo 3 Tempo= presente Aspetto= progressivo 4 Tempo= passato prossimo Aspetto= perfettivo 5 Tempo= presente Aspetto= durativo 6 Tempo= presente Aspetto= durativo Esercizio 3b 1 nacque 2 vado; prendere 3 stavo lavando/lavavo 4 era iniziato/è iniziato 5 ha scritto 6 stava attraversando 7 sono alzato; ho fatto 8 sto pensando 9 abbiamo provato
Riflessioni finali di questa lezione
Hai imparato che per la descrizione temporale di un'azione o di una situazione si distingue tra tempo e aspetto. Il tempo verbale colloca nel tempo (relativo o assoluto) un evento, mentre l’aspetto verbale indica come tale evento viene visto e come si svolge.
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Bibliografia:
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La Fauci, Nunzio, Compendio di sintassi italiana, Il Mulino, 2009.
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Sabatini, Francesco; Camodeca, Carmela; De Satis Cristina, Sistema e testo. Dalla grammatica valenziale all’esperienza dei testi, Loescher, 2011.
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Comrie, B. (1976). Aspect: An introduction to the study of verbal aspect and related problems. Cambridge, New York: Cambridge University Press.
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Comrie, B. (1985). Tense. Cambridge: Cambridge University Press.
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Heinold, S. (2015). Tempus, Modus und Aspekt im Deutschen: Ein Studienbuch. Tübingen: Narr Francke Attempto Verlag GmbH + Co. KG.
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Mayer, M. (1969). Frog, where are you? New York: Dial Books for Young Readers.