Lezione 2: Dialettologia
La dialettologia è un ambito della linguistica che si occupa della variazione linguistica. Essa si concentra sui dialetti e sugli accenti, analizzando in generale come i parlanti della stessa lingua si esprimono diversamente in base a diversi fattori. I dialettologi esaminano le differenze nel vocabolario, nella grammatica e nella pronuncia, inizialmente ponendo l'attenzione sulla distribuzione geografica. Tuttavia, oggigiorno vengono anche considerati fattori sociali, come il genere, l'età e la classe sociale.
Concetti Chiave
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Variazione linguistica
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Dialetti e accenti
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Tratti linguistici
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Intelligibilità reciproca
Dialetti, accenti e intelligibilità reciproca
Tanto gli accenti quanto i dialetti sono condizionati dalla posizione geografica del parlante, ma anche da fattori come genere, età ed influenze sociali. Gli accenti possono essere considerati una sottocategoria dei dialetti, poiché si riferiscono principalmente alle differenze di pronuncia. I dialetti invece comprendono variazioni nella pronuncia, nel vocabolario e nella grammatica. Ad esempio, la denominazione per la "sigaretta" può variare a seconda del dialetto utilizzato dal parlante. A Torino è comunemente chiamata "cicca", a Roma "ciospa" e in Ticino si usa il termine "paglia".
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La mutua comprensibilità è un altro concetto molto importante per i dialettologi. Si tratta di un concetto molto complesso, ma fondamentalmente si riferisce alla capacità dei parlanti di dialetti diversi di capirsi a vicenda senza alcuna precedente familiarità e senza grandi sforzi. L'intelligibilità reciproca consente a parlanti di dialetti e accenti diversi di comunicare in modo efficace, anche se possono usare caratteristiche diverse/specifiche del loro dialetto. Si può notare questo aspetto quando si parla con una persona con un dialetto diverso dal proprio: a seconda del dialetto si può fare fatica a capirla, il che significa che l'intelligibilità reciproca è bassa.
In gruppi da 3-4 persone, scegliete un paese e pensate a diversi dialetti che potreste conoscere all'interno di quel paese. Cercate di rispondere alle seguenti domande mentre pensate al vostro esempio:
Quali fattori influenzano questi dialetti (sono regionali o basati su qualche tipo di fattore sociale come l'età o il genere)?
Come influiscono questi dialetti sulla comunicazione all'interno del paese?
I parlanti di certi dialetti hanno una intelligibilità reciproca con i parlanti di altri dialetti?
Variazione linguistica e tratti linguistici
Come emerso dalla discussione su dialetti e accenti, la lingua è intrinsecamente variabile. Anche all'interno della stessa lingua e territorio, le persone si esprimono in modi diversi. Questa diversità solitamente si manifesta in maniera graduale: i vicini immediati possono avere delle leggere variazioni linguistiche l'uno rispetto all'altro, ma allontanandosi, tali differenze si amplificano. Un esempio tangibile di ciò è il dialetto ticinese, che mostra somiglianze significative con il dialetto lombardo a causa della vicinanza geografica.
Tuttavia, la variazione linguistica non si limita solamente alle differenze regionali; essa può essere influenzata da numerosi fattori sociali come lo status sociale, l'istruzione, l'età, il genere e persino il contesto sociale in cui le parole vengono pronunciate. Chi parla e dove avviene la comunicazione possono plasmare il modo di esprimersi. Questo si manifesta, ad esempio, nel nostro modo di parlare in maniera differente con gli amici e con i nostri genitori.
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Le differenze tra dialetti possono essere osservate sotto gli aspetti linguistici come la pronuncia, il lessico e la grammatica.
Dal punto di vista della pronuncia, le persone che parlano dialetti diversi possono pronunciare la stessa cosa in modo diverso. Ad esempio, il modo in cui qualcuno in Ticino pronuncia "bene" potrebbe non essere lo stesso di come lo pronuncia qualcuno in Sicilia. Un siciliano probabilmente lo pronuncerà con la e molto aperta, mentre in Ticino ciò non avviene.
Dal punto di vista lessicale le persone che parlano dialetti diversi possono anche usare parole diverse per descrivere lo stesso oggetto o concetto. Ad esempio, ciò che in Ticino chiamano "cicca", ossia gomma da masticare, altri a Torino potrebbero chiamare "cicles" (a Torino "cicca" significa "sigaretta").
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Dal punto di vista grammaticale invece, le persone che parlano dialetti diversi a volte organizzano le frasi in modo diverso. Ad esempio, un ticinese direbbe una frase del tipo "Luca è un mio amico", mentre un siciliano direbbe "Luca è un amico mio", spostando l'aggettivo possessivo alla fine della frase. Un sardo invece direbbe "Luca un amico mio è!" spostando il verbo alla fine della frase.
Guarda il seguente video su YouTube e rifletti su queste domande:
1. Che accento hanno le persone coinvolte? Che cosa viene pronunciato diversamente dall’italiano che hai imparato a scuola?
2. Hai notato parole o frasi particolari che non usiamo nell’italiano?
3. Ci sono differenze osservabili nella sintassi delle intervistate?
Note down what you noticed and think about in what way the speaker’s regional and social background might have influenced their speech.
Lettura di approfondimento
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University of Sheffield (n.d.) Dialectology. Da https://www.sheffield.ac.uk/linguistics/home/all-about-linguistics/about-website/branches-linguistics/dialectology [ultima consultazione: 10 novembre 2023].
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Zampieri, M., & Nakov, P. (Eds.). (2021). Similar Languages, Varieties, and Dialects: A Computational Perspective (Studies in Natural Language Processing). Cambridge: Cambridge University Press.